Unione Regionale delle Camere di Commercio industria Artigianato Agricoltura della Sicilia

Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura della regione Sicilia
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Competenze per le imprese

Obiettivi programma: Competenze per le imprese

Il ruolo di Unioncamere Sicilia, nonostante il difficile quadro di incertezze – dalle tensioni geopolitiche, al conseguente incremento di costi energetici e di altre materie prime, fino alle spinte inflattive e alle mutate condizioni di accesso al credito per il rialzo dei tassi di interesse – può ulteriormente rafforzarsi, ponendo a servizio delle imprese e della formazione il proprio expertise per facilitare la riduzione del mismatch tra domanda e offerta di lavoro, agendo sull’importanza dell’acquisizione e rafforzamento delle competenze da parte dei giovani, sperimentando e sviluppando tutte quelle abilità e capacità del proprio bagaglio culturale utili ad avvicinarsi al mutevole mercato del lavoro, da un lato, e rinvigorendo e sostenendo la voglia di fare impresa e le attitudini imprenditoriali/imprenditive che nel nostro Paese, nonostante la pluralità di imprese, si sono estremamente ridotte nel tempo. Ed è proprio con questi obiettivi che Unioncamere Sicilia intende supportare, con il presente programma un processo integrato volto alla certificazione delle competenze e allo sviluppo di nuova imprenditorialità grazie al rinnovato supporto del Servizio Nuove Imprese.

IL MODELLO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE.
Unioncamere mira a rafforzare il modello di certificazione di parte terza definito dal Sistema camerale con gli stakeholder (Reti di scuole da un lato e associazioni di categoria dall’altro, mettendo gli studenti al centro) che parte dalla valorizzazione delle esperienze di PCTO (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, già alternanza scuola lavoro). I PCTO sono infatti l’esperienza formativa (co-progettata) per il cui tramite gli studenti fanno esperienza on the field e maturano competenze in contesti non formali. Queste esperienze, osservate da esperti di impresa che compilano apposite ‘schede delle evidenze osservabili’, costituiscono la premessa documentale necessaria per accedere al modello di certificazione camerale e rappresentano un primo passo per l’ingresso nel mondo del lavoro, contribuendo a ridurre il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, che vede nella ricerca di candidati con esperienza una delle maggiori componenti.
Queste esigenze sono confermate dalle risultanze del Sistema informativo Excelsior. Le professioni per le quali le imprese rilevano più frequentemente difficoltà sono da un lato quelle più altamente qualificate, quali dirigenti, professioni specialistiche e tecniche; e, dall’altro, le professioni più operative e direttamente coinvolte nel processo produttivo, come gli operai o gli addetti alle attività di ristorazione e alberghiere. Elevati tassi di difficoltà di reperimento riguardano anche le professioni connesse a una crescente automazione dei processi ed i profili specialistici dei servizi digitali e di supporto alle imprese, ambiti investiti dal forte sviluppo delle tecnologie digitali e del sempre più massiccio utilizzo delle reti per l’organizzazione e la gestione delle attività. Gli aggiustamenti imposti al mercato del lavoro dalla crisi pandemica hanno avuto effetti anche sulle principali cause della difficoltà di reperimento, ampliando lo shortage gap: per 20 delle 30 professioni più difficili da reperire è la mancanza di candidati a costituire il primo ostacolo per le imprese nelle ricerche di personale. Si tratta, in sintesi, di un mismatch in parte qualitativo (non si trovano candidati che siano in grado o che intendano svolgere un determinato lavoro, perché non ne hanno le conoscenze e competenze necessarie) e in parte qualitativo (mancanza di esperienza che viene richiesta dalle imprese per il 70% delle assunzioni e, conseguentemente, di competenze adeguate). Il frequente disallineamento tra le imprese e le scuole sui territori aumenta, inoltre, la non-comprensione dell’evoluzione dei rispettivi fabbisogni e dei codici di comunicazione attraverso i quali si riconoscono le competenze. Per tale ragione le imprese hanno sempre maggiore difficoltà a riconoscere nel mercato del lavoro il reale contenuto in termini di competenze e l’effettiva spendibilità dei precorsi formativi seguiti dai giovani, rispetto alle esigenze aziendali in continua evoluzione.
A fronte di quest’analisi sono tre sono i pilastri su cui si base l’azione:
– rilancio di un’alleanza scuola-lavoro, basata su un modello di collaborazione strutturato tra scuole e imprese, che fa della qualità dei percorsi di PCTO lo strumento fondamentale per l’acquisizione di competenze in contesti non formali, ben definite e certificabili con metodologie rigorose;
– certificazione riconosciuta dalle imprese e dal sistema formativo, come un “plus” per il processo di orientamento dei giovani e il loro futuro inserimento lavorativo;
– dimensione nazionale del progetto con definizione di percorsi di alternanza scuola basati su standard nazionali, come esperienze di formazione di “qualità” svolte in azienda e ben raccordati con una efficace didattica per competenze.
Questa attività si integra con quella che le Camere di commercio realizzeranno sui territori attraverso l’incremento del 20% diritto annuale.
IL NUOVO MODELLO PER IL SERVIZIO NUOVE IMPRESE. Come è noto e ricorda la recente indagine Excelsior sulle ‘Nuove Imprese. Caratteristiche e fabbisogni professionali delle Nuove Imprese, Indagine 2021’ l’imprenditorialità è uno dei principali driver per la crescita economica ed è considerata tra i principali fattori dello sviluppo anche sotto il profilo occupazionale. ‘Un alto tasso di natalità delle imprese risulta tra i principali fattori che contribuiscono alla crescita economica di un Paese e dei suoi territori. I nuovi imprenditori innovano, usano le tecnologie più moderne, erodono le rendite di posizione, pungolano un sistema imprenditoriale. Da un punto di vista economico, le nuove imprese che sopravvivono ai primi anni di attività mostrano tassi di crescita occupazionale più alti di quelle preesistenti e tendono a rimpiazzare le aziende obsolete mantenendo lo stock delle aziende operanti su un mercato. A fronte di questo ruolo positivo svolti dalla nuova imprenditorialità nel contesto economico, l’indagine d’altro canto, evidenzia le difficoltà che gli aspiranti imprenditori affrontano nella realizzazione del proprio progetto imprenditoriale. ‘Tra le “barriere”, che le persone potenzialmente intenzionate ad aprire una nuova attività imprenditoriale dichiarano di incontrare, sono annoverate le difficoltà di reperimento delle risorse finanziarie, la burocrazia necessaria all’apertura e al mantenimento di una nuova impresa, la paura di fallire; risulta non secondaria anche la percezione di non possedere le competenze necessarie allo start-up e al management quotidiano di una nuova impresa. Inoltre, i dati della ricerca Excelsior vedono maggiormente sfavorite la componente femminile e la popolazione di età più avanzata’.

I target degli utenti del servizio saranno sia studenti frequentanti e giovani in uscita da percorsi di istruzione e formazione secondari/terziari e Neet, che lavoratori dipendenti che vogliono modificare il proprio stato occupazionale e intraprendere; così come inoccupati, disoccupati o in cerca di prima occupazione che considerano l’imprenditorialità per necessità; le tipologie di azioni condivise e standard offerte dal Servizio Nuove Imprese per gli utenti finali, saranno identificabili in prima accoglienza/informazione, servizi di base, servizi specialistici.
Parte delle attività saranno dedicate agli operatori camerali sui territori con l’intento di riattivare la rete di scambio di conoscenze (informazione e formazione tra pari), sviluppare il networking e attivare azioni di formazione e aggiornamento per i nuovi operatori.
L’erogazione del servizio per le nuove imprese attraverso la piattaforma digitale servirà a valorizzare il brand camerale di ‘Servizio Nuove Imprese’/PNI come unitario e diffuso su tutto il territorio attraverso un’apposita campagna comunicativa e a promuovere il rafforzamento del network degli stakeholder (attraverso accordi e convenzioni con partner nazionali come ANCI, Dipartimento delle politiche giovanili e ‘Giovani 2030’; Ordine dei commercialisti; Invitalia…).

EVENTO DEL 11 FEBBRAIO 2022 – Orientamento al lavoro riguardante il territorio di Ragusa;

EVENTO DEL 19 MAGGIO 2022 – Orientamento al Lavoro – professioni del digitale rivolto al territorio di Palermo

EVENTO DEL 19 MAGGIO 2022 – Orientamento al Lavoro – professioni del digitale rivolto al territorio di Siracusa