Unione Regionale delle Camere di Commercio industria Artigianato Agricoltura della Sicilia

Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura della regione Sicilia
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Economia Sostenibile

La principale causa del continuo deterioramento dell’ambiente globale consiste nei modelli insostenibili di produzione e consumo, in particolare nelle nazioni industrializzate. Un maggior numero di persone dovrebbe modificare la propria convinzione secondo la quale l’aumento del consumo materiale sia esemplificativo di progresso o di successo. Un’ economia sostenibile è un modo di agire che contribuisce a salvaguardare la società e conservare l’ambiente per le generazioni venture. Le comunità locali e le realtà istituzionali hanno grossa importanza, ma ogni singola persona nella quotidianità può rendere migliore il suo/nostro mondo. L’economia solidale si basa su nuove relazioni tra i soggetti economici, fondate su principi di cooperazione e reciprocità e sulla giustizia e rispetto delle persone (condizioni di lavoro, salute, formazione, inclusione sociale, garanzia di beni e servizi essenziali). In un’economia solidale si ha partecipazione democratica e territoriale, rispetto dell’ambiente e investimenti per scopi di utilità sociale.

Crescita sostenibile significa:

-costruire un’economia a basse emissioni di CO2 più competitiva, capace di sfruttare le risorse in modo efficiente e sostenibile;

-tutelare l’ambiente, ridurre le emissioni e prevenire la perdita di biodiversità;

-servirsi del ruolo guida dell’Europa per sviluppare nuove tecnologie e metodi di produzione verdi;

-introdurre reti elettriche intelligenti ed efficienti;

-sfruttare le reti su scala europea per conferire alle nostre imprese (specie le piccole aziende industriali) un ulteriore vantaggio competitivo;

-migliorare l’ambiente in cui operano le imprese, in particolare le piccole e medie (PMI);

-aiutare i consumatori a fare delle scelte informate.

 

I 5 obiettivi che l’UE è chiamata a raggiungere entro il 2020

1. Occupazione

-innalzamento al 75% del tasso di occupazione (per la fascia di età compresa tra i 20 e i 64 anni);

2. R&S

-aumento degli investimenti in ricerca e sviluppo al 3% del PIL dell’UE;

3. Cambiamenti climatici e sostenibilità energetica riduzione delle

emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al 1990;

-20% del fabbisogno di energia ricavato da fonti rinnovabili;

-aumento del 20% dell’efficienza energetica;

4. Istruzione

-Riduzione dei tassi di abbandono scolastico precoce al di sotto del 10%;

-aumento al 40% dei 30-34enni con un’istruzione universitaria;

5. Lotta alla povertà e all’emarginazione

-almeno 20 milioni di persone a rischio o in situazione di povertà ed emarginazione in meno.