Il Sistema Informativo Excelsior – realizzato da Unioncamere e dall’ANPAL – si colloca tra le maggiori fonti disponibili in Italia sui temi del mercato del lavoro.
A partire dal 2010, il Sistema Informativo Excelsior fornisce anche previsioni sul fabbisogno occupazionale a medio termine (orizzonte quinquennale), tramite un modello econometrico multisettoriale e con un approccio analogo a quello seguito a livello europeo dal CEDEFOP. Attualmente le previsioni sono riferite al periodo 2021-2025 e sono dettagliate per settore economico, tipologia di occupazione, professioni, livelli di istruzione e principali indirizzi di studio. Il modello, che valorizza le informazioni acquisite periodicamente tramite le indagini Excelsior condotte presso le imprese italiane dell’industria e dei servizi, consente di prevedere l’evoluzione dell’occupazione per 35 settori (compresa la Pubblica Amministrazione) e di derivare il fabbisogno occupazionale (al netto del settore agricolo, della silvicultura e della pesca) per gruppo professionale, livello di istruzione e principali indirizzi formativi.
Il presente rapporto analizza i risultati più recenti degli scenari previsivi sui fabbisogni occupazionali che da diversi anni vengono elaborati nell’ambito del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL.
L’obiettivo di fondo di questo filone di attività è soprattutto quello di offrire un contributo conoscitivo utile per la programmazione dell’offerta formativa ai diversi livelli e per l’orientamento delle scelte formative da parte degli studenti e delle famiglie.
A differenza delle pubblicazioni periodiche a cadenza mensile e annuale tratte dall’indagine continua Excelsior – limitate ai dipendenti e agli altri addetti previsti in ingresso nelle imprese iscritte nei regi-stri camerali – il campo di osservazione delle previsioni quinquennali qui presentate si estende agli oc-cupati dell’intera economia, con la sola eccezione dei servizi domestici (viene considerato anche il set-tore agricolo e della pesca, in passato non compreso dall’analisi).
È ormai chiaro a tutti che l’imprevedibile e gravissima crisi determinata dall’esplosione della pande-mia di coronavirus è un evento epocale che avrà conseguenze molto pesanti in tutto il mondo. Si è via via compreso come questa nuova situazione sta causando e causerà effetti di grande complessità e produrrà un impatto molto forte e inedito. Oltre a mettere a dura prova tutti i sistemi economici e sa-nitari del mondo, la crisi sta determinando e determinerà conseguenze profonde nella vita delle per-sone e nelle modalità di produzione dei beni e dei servizi, ancora in gran parte da comprendere. Ciò ha fortemente accresciuto la difficoltà di formulazione di previsioni basate, almeno in parte, su mo-delli econometrici.
Pur con queste premesse e con la consapevolezza di uno scenario in continua evoluzione, si è tuttavia ritenuto possibile ottenere indicazioni utili dal modello di previsione della domanda di lavoro dell’economia privata, incorporandovi oltre allo shock costruito sulla base di ipotesi di impatto speci-fico della crisi sui diversi settori economici, anche il contributo delle politiche nazionali e internazionali già attivate e di ulteriori azioni che verranno attuate per sostenere la ripresa economica e il sostegno al reddito sulla base degli elementi attualmente disponibili (in particolare il Piano europeo Next Gene-ration EU, il NADEF e la Legge di Bilancio). Si è tenuto conto anche del fabbisogno occupazionale in-crementale del settore sanitario – in particolare della componente pubblica – rettificando al rialzo le stime di occupati in ingresso e considerando altresì un possibile rallentamento delle uscite da questo settore per motivi di pensionamento nell’anno corrente.
Più in generale, tra gli elementi più rilevanti delle simulazioni fatte vi sono le stime delle uscite dal mercato del lavoro per “quota 100”, che integrano i pensionamenti su base tendenziale. Negli scenari pubblicati in precedenza esse sono risultate assai vicine a quelle misurate a consuntivo.
Per la prima volta l’orizzonte temporale è rappresentato dal quinquennio 2021-2025, aggiornando il periodo di riferimento adottato sino alla precedente pubblicazione.
Fonte: Unioncamere – ANPAL, Sistema Informativo Excelsior