Conserve in Lituania, caffè in Grecia, panettoni in Spagna, olio e vino in Austria e Germania, prodotti gourmet in Slovacchia e tante negoziazioni in progress. Si è conclusa con un grande successo di contratti di export, dopo oltre 300 incontri programmati, più tanti tanti altri fuori agenda e visite aziendali in tutta la Sicilia, la missione di buyer esteri nell’isola, ospitata e fortemente voluta da Unioncamere Sicilia e organizzata da Sicindustria, partner di Enterprise Europe Network.
In dettaglio si sono svolti più di 300 incontri B2B tra 150 aziende siciliane accreditate nel settore “food and beverage” e 21 importatori provenienti da Austria, Germania, Giappone, Grecia, Lituania, Polonia, Regno Unito, Romania, Slovacchia e Spagna, interessati a moltissimi prodotti: dai vini e liquori alla pasta, dai prodotti bio a quelli senza glutine, dal pesce ai dolci, conserve, miele, frutta, verdura.
Una due giorni conclusa con la visita alle aziende, tutta dedicata all’agroalimentare. “Eventi come questo sono essenziali per creare opportunità di business concrete per le nostre imprese. Sicindustria/EEN in sinergia con Unioncamere Sicilia, lavora per permettere alle Pmi di confrontarsi con i mercati internazionali nel migliore dei modi”.
Mai come adesso è importante mettere le imprese nelle condizioni di creare sinergie superando ogni barriera geografica. Sicindustra/Een insieme con Unioncamere Sicilia ha lavorato molto a questa missione che risponde esattamente alla logica della cooperazione nell’ottica dell’internazionalizzazione delle imprese.
L’evento è organizzato anche grazie al protocollo d’intesa che ha siglato Unioncamere Sicilia e Sicindustria/Een e che punta alla valorizzazione, promozione e internazionalizzazione delle imprese siciliane sui mercati esteri e si inserisce fra le iniziative previste nell’ambito del “Progetto Internazionalizzazione” a valere del Fondo di Perequazione 2019-2020.
L’iniziativa ha avuto come prologo una riunione programmatica, in Unioncamere Sicilia, per lo sviluppo di attività utili alle imprese del settore agroalimentare, con una cinquantina tra associazioni d’impresa, Camere di Commercio e centri di ricerca a livello mondiale.