In Sicilia le natalità delle imprese continua ad essere stabile anche per il secondo trimestre del 2014, con un valore assoluto di 7.852 unità, facendo registrare un lieve incremento dello 0,3% rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente, le cancellazioni invece fanno registrare una diminuzione significativa rispetto allo stesso periodo del 2013 con un -5,8% in Sicilia, dato sicuramente incoraggiante.
Da ciò si evincono dei lievi segnali di crescita, generando un saldo fra natalità-mortalità di +1.360 unità, dato decisamente in linea con la situazione Italiana che si presenta ancora più determinata, facendo registrare una netta diminuzione del numero di imprese cancellate dalla sfera imprenditoriale (-16,8%) per il secondo trimestre 2014, di contro le nuove iscrizioni in Italia si presentano – seppur di poco – negative (-0,9%) rispetto allo stesso periodo del 2013, prodotto da una crisi che continua a essere persistente.
Fonte: Infocamere[1]
Le cancellazioni delle imprese in Sicilia, come in ambito nazionale, continuano ad essere alimentate anche dall’aumento del numero dei fallimenti e altre procedure concorsuali, nell’isola con un +10%, di pari passo seguite dalla situazione Italiana con un +9,4% rispetto allo stesso periodo del 2013, ma sicuramente meno grave dei primi mesi del 2014. Una boccata di ossigeno invece arriva dal calo delle imprese entrate in scioglimento o liquidazione che fa registrare in Sicilia un -22,3% rispetto al secondo trimestre del 2013, il dato Italiano si posiziona su una posizione nettamente più favorevole (-29,9%).
Anche per il secondo trimestre del 2014, l’alto costo del lavoro continua a far scendere il numero totale degli addetti sia in Sicilia (-2,5%), che in Italia (-1,6%).
Dall’analisi del secondo trimestre del 2014, l’andamento delle imprese Siciliane per forma giuridica, presenta una crisi imprenditoriale che continua a farsi sentire soprattutto per le Società di Capitali, facendo registrare un aumento delle cessazioni del 5,2%, di contro si registra un consistente aumento delle nuove iscrizioni (+32,9%) rispetto allo stesso periodo del 2013, dato migliore rispetto a quello nazionale (+11,1%). Le Società di persone invece, fanno registrare segnali positivi, un aumento delle nuove iscrizioni +6,0%, e una diminuzione del doppio delle cessazioni -12,2%, inerente il secondo trimestre del 2014, dato in tendenza con quello nazionale.
Le Ditte individuali – che rappresentano sempre il maggior numero di imprese sia in Sicilia che in Italia – fanno segnare un indicatore negativo sia delle nuove iscrizioni (-7,8%), che del numero di cessazioni con un -4,7% per quanto riguarda il secondo trimestre del 2014. L’unica boccata di ossigeno al sistema imprenditoriale Siciliano arriva, anche se in maniera ridotta, dai sistemi societari di capitali e di persone.
Fonte: Infocamere
Anche nel secondo trimestre del 2014 la lunga crisi economica continua a pesare in maniera indiscriminata su tutti i settori dell’economia Siciliana, frenando il numero delle nuove iscrizioni (7.852 unità). Nello specifico, il settore delle Assicurazioni e credito con un -24,2% fa registrare la maggiore flessione delle iscrizioni, seguito da quello dei Trasporti e spedizioni con un -17,6%, e ancora le Attività manifatturiere, energia e minerario con un -14,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, dati in linea con la tendenza nazionale. Altro settore in sofferenza quello del Commercio con un -10,8%, ma in generale tutti i settori risultano in diminuzione (Turismo, Costruzioni e Agricoltura).
L’unico settore in controtendenza, con una variazione positiva per tutti i primi sei mesi del 2014 è quello dei Servizi alle imprese facendo registrare un incremento del numero delle iscrizioni del 10,7%, effetto di una burocrazia che continua ad ostacolare le imprese, costringendole a ricorrere ad aziende di servizi etc..
Come si evince dal seguente grafico anche la situazione Italiana risulta essere colpita dalla scia negativa su tutti e settori, ad esclusione dell’Agricoltura che fa registrare una crescita del 4,5% delle nuove iscrizione per il 2° trimestre 2014.
Fonte: Infocamere[2]
I settori dominanti in Sicilia, ma anche a livello nazionale, rimangono sempre il Commercio con 2.116 unità nell’isola nel secondo trimestre 2014, seguito dall’Agricoltura (792 unità), Servizi alle imprese con 730 unità e infine il Turismo (607 unità) che cerca sempre di avere un ruolo più centrale vista la posizione geo-climatica dell’isola.
Analizzando i dati riguardanti le cessazioni in Sicilia nel secondo trimestre 2014, emerge in generale una netta riduzione del numero di cessazioni, i settori invece più colpiti dal vortice negativo sono il settore Assicurazione e credito con un +2,9% rispetto al 2013, e quello del Commercio facendo registrare un +2,1%, settore che continua ad essere gravato ugualmente dalla schiacciante riduzione dei consumi.
Tutti gli altri settori operanti nel territorio regionale hanno manifestato segnali di forte abbassamento delle cessazioni di attività, in particolare il settore Agricolo con un -25,5%, seguito da quello delle Costruzioni con -23,6% e il settore delle Attività Manifatturiere con un -19,5% per il secondo trimestre 2014; nei primi sei mesi del 2014 si sono registrare in generale il 10% di cessazioni in meno rispetto agli anni precedenti.
Fonte: Infocamere
Nel primo semestre del 2014 il comparto Turistico si presenta in flessione, con un +6,4% nelle cessazioni di attività, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, nonostante tutto il settore Turistico continui a non manifestare segnali adeguati alle potenzialità dell’isola, ma producendo nello stesso tempo un saldo positivo di +300 unità.
Il dato che continua ad essere rilevante per l’economia Sicilina è che il vortice negativo, effetto della crisi, continua a colpire – seppur in maniera ridotta rispetto ai primi mesi dell’anno – i settori che hanno rappresentato il segmento principale del territorio regionale: Agricoltura (-42 unità), Costruzioni (-33 unità) e Trasporti e spedizioni quasi in pareggio.
Il saldo positivo per il secondo trimestre 2014 ha, invece, riguardato i settori dei Servizi alle imprese con un +326 unità e nettamente in controtendenza rispetto ai periodi precedenti del Commercio che fa registrare un saldo di +216 unità, considerato che è il settore più rappresentato nell’isola, seguito da Assicurazioni e credito (+68 unità).
Da ciò emerge che la crisi minaccia meno insidiosamente le imprese Siciliane e in proporzioni molto ridotte rispetto ai mesi precedenti, tanto da produrre un saldo positivo fra nuove iscritte e cessate di +1360 unità nel secondo trimestre del 2014, dato sicuramente in controtendenza rispetto sia ai tre mesi precedenti, che allo stesso periodo dello scorso anno che ha fatto registrare un saldo di +1.000 unità nell’intera isola. Sulla stessa scia positiva anche il saldo che affiora dall’andamento nazionale (+26.985 unita) che si presenta in crescita di 10.000 unità rispetto allo spesso periodo dell’anno precedente, ma anche dei primi tre mesi del 2014.
[1]Fonte: elaborazione dati INPS su imprese Registro Imprese – i dati riflettono gli addetti delle imprese “DEL TERRITORIO”. Nel caso di imprese con localizzazioni fuori provincia, gli addetti si riferiscono al totale su tutto il territorio nazionale. Gli addetti sono riferiti al trimestre precedente.
[2]Per le imprese non classificate al RI è stata considerata anche la codifica dichiarata ai fini IVA